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Icone moderne
di Claudia Marus

       Dal 15 novembre 2010 al 28 febbraio 2011 si è tenuta una mostra al Museo delle Icone [Sacre] di Francoforte sul Meno dedicata a Marilyn Monroe, esempio di purezza e di castità...
       Sancta Marilyn Monroe, ora pro nobis.

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione

       Il Museo delle Icone(1) di Francoforte sul Meno (Germania) nasce nel 1990 da una fondazione del Dottor Schmidt-Voigt, un medico che nel 1988 possedeva una collezione di 800 icone, che vanno dal XVI al XIX secolo. Questa donazione è stata in seguito arricchita da altri lasciti.
  (1) Ovviamente icone SACRE!
       Dal 15 novembre 2010 è stata inaugurata una mostra terminata il 28 febbraio 2011 e presentata ufficialmente nel modo seguente: “Il Museo delle Icone di Francoforte si rallegra particolarmente di poter ospitare una mostra unica nel suo genere, dedicata a Marilyn Monroe, la star più popolare del XX° secolo, divenuta un’icona mediatica, in occasione del suo 85° compleanno [da quando si festeggiano i compleanni dei defunti?!]. L'immagine della star scelta anche per la presentazione del catalogo, mostra il volto di una donna distrutta psicologicamente, dalle pupille nere e torbide, di chi sa che è arrivato al capolinea, difatti fu scattata sei settimane prima della sua morte, un suicidio che per la verità sarebbe ancora tutto da chiarire: verrebbero coinvolti i nomi di personaggi mondialmente conosciuti, alcuni già deceduti, e si aprirebbe una botola il cui fetore satanico farebbe un clamore tale, da fare scoppiare uno scandalo che darebbe la stura a una lunga serie di nefandezze ancora attuali.
       Sulla poveretta, cristianamente parlando, la cui vita è stata sin dall'infanzia attraversata da problemi psichici ereditati probabilmente dalla madre morta in manicomio, è meglio stendere un velo pietoso...
   
       Non possiamo invece esprimerci così sugli organizzatori della mostra, men che meno sulle autorità ecclesiastiche, anche se il loro silenzio-assenso dato il luogo scelto, ovviamente non a caso, tristemente non ci meraviglia più.
   
        Non dimentichiamo mai che “portae inferi non praevalebunt” anche se sentiamo il lezzo infernale che ci ammorba sempre di più e dovremo affrontare delle prove durissime, come già avviene per molti cristiani nel mondo. “ Hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”. Giov. 15, 20. Leggiamo spesso il discorso della montagna, questo ci darà forza.

Claudia Marus
9 marzo 2011

   
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